La ripartenza: 5 cose da fare subito

Infrastrutture, Zes, lavoro, giovani, inclusione

Leggi le proposte e partecipa alla discussione
E’ ormai chiaro che la crisi dovuta alla pandemia ha impattato in modo drammatico sull’economia meridionale come sull’insieme dell’economia italiana. Le prime stime parlano di una caduta di Pil nel 2020 sostanzialmente simile tra Nord e Sud e di una ripresa 2021 faticosa in ambedue le macro-aree del nostro Paese, ma più lenta nel Mezzogiorno per la maggiore fragilità del suo tessuto produttivo. Nell’immediato, corriamo il rischio molto forte di un depauperamento del tessuto produttivo nazionale e in particolare meridionale: è urgente assicurare la stabilità delle imprese a fronte di una prolungata crisi di liquidità, garantire la tenuta del tessuto sociale, evitare il crollo della domanda. Ma poi per la ripartenza non potremo ritornare al business as usual: sarà indispensabile sciogliere i nodi strutturali che bloccano l’economia italiana, a cominciare dal suo dualismo territoriale.


L’attività di investimento delle imprese deve essere sostenuta in ogni maniera possibile, sia attraverso incentivi finanziari sia attraverso semplificazioni procedurali. L’intermediazione politico-burocratica nella distribuzione di risorse pubbliche va minimizzata, con processi amministrativi efficaci, veloci e imparziali. Lo sblocco degli investimenti pubblici richiede procedure innovative e rifiuto della cultura del sospetto nei confronti delle imprese coinvolte nei lavori. 

Più in generale, la strategia di politica economica necessaria a recuperare i ritardi di sviluppo del Meridione d’Italia deve rispondere a una nuova radicalità di approccio, dando spazio al mondo dell’impresa e del lavoro, riportando al centro l’investimento in capitale fisico e in capitale umano, facendo emergere il lavoro irregolare in modo da garantire i diritti dei lavoratori, contrastando duramente il mondo della rendita e dell’assistenzialismo. 

Qui di seguito Merita – Meridione Italia presenta cinque prime proposte concrete per la ripartenza del Mezzogiorno, che sono state elaborate dai soci promotori dell’Associazione e che vengono offerte alla discussione dei nostri lettori, chiedendo loro di inviare contributi sui temi indicati e augurandoci che dal dibattito possano emergere linee di intervento ancora più efficaci. Come i lettori vedranno, le proposte riguardano cose precise da fare, non sterili rivendicazioni ma individuazione di problemi, indicazione di soluzioni operative, consapevolezza delle azioni responsabili da prendere, secondo l’impostazione che ha ispirato il Manifesto di Merita. Naturalmente esse non esauriscono il ventaglio dei problemi da affrontare, ma vogliono smuovere le acque e riportare la questione meridionale al centro della ripresa di tutto il Paese. Altre linee di intervento andranno elaborate: quello che avviamo oggi è quindi l’inizio di un percorso che vogliamo costruire con tutti i nostri lettori.

Lotta alla povertà

Uscendo dal tunnel: il welfare per il post-Covid-19

Giuseppe Coco, Coordinatore del gruppo di lavoro "Lotta alla povertà"
Giuseppe Coco
Coordinatore del gruppo di lavoro "Lotta alla povertà"

L’emergenza sanitaria potrebbe mettere in ginocchio il sistema welfare, per questo è importante agire subito per frenare l’aggravarsi della situazione nelle fasce più povere. Il Mezzogiorno non esce dal tunnel con sussidi a tempo indefinito, ma col lavoro.

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Lavoro in chiaro

Come far riemergere impresa e lavoro nel Mezzogiorno

Giampiero Castano, Coordinatore per il tavolo di lavoro sul "Lavoro in chiaro"
Giampiero Castano
Coordinatore per il tavolo di lavoro sul "Lavoro in chiaro"

Voucher, tempo determinato e immigrazione: tre ambiti di intervento volti al rafforzamento dei principi di legalità e trasparenza in un momento nel quale la criminalità organizzata sta tentando di agire sfruttando le incertezze e le oggettive difficoltà di imprese e lavoratori.

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Resto al Sud

Imprenditoria giovanile contro la grande fuga

Bruno Spadoni, Coordinatore del tavolo di lavoro "Resto al Sud"
Bruno Spadoni
Coordinatore del tavolo di lavoro "Resto al Sud"

Le misure introdotte dal Decreto Mezzogiorno, con particolare riferimento a “Resto al Sud” e alla “Banca delle terre incolte e abbandonate”, costituiscono un valido punto di partenza, ma bisogna fare di più.

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Zone economiche speciali

Le ZES come strumenti di accelerazione dello sviluppo economico

Amedeo Lepore, Coordinatore del tavolo di lavoro "ZES"
Amedeo Lepore
Coordinatore del tavolo di lavoro "ZES"

Le ZES possono diventare strumenti di accelerazione dello sviluppo economico e svolgere un ruolo di straordinaria importanza soprattutto nel bacino del Mediterraneo, trasformando in sviluppo l’espansione dei traffici determinata dal raddoppio del Canale di Suez e dalle nuove rotte della seta.

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Infrastrutture e investimenti pubblici

Ripensare il Codice dei contratti per la ripartenza

Rosario Mazzola, Coordinatore del tavolo di lavoro "Instrastrutture"
Rosario Mazzola
Coordinatore del tavolo di lavoro "Instrastrutture"

Nello scenario peggiore per il 2020 si ipotizza un crollo degli investimenti in opere pubbliche del 42%. Per questo è ancora più importante ripensare a un nuovo Codice dei contratti pubblici per possa servire a fare le opere, e non ad ostacolarle.

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