08 maggio 2020   Rassegna stampa

La rassegna di Merita

Il commento agli articoli di questa settimana dedicati ai temi della Fase 2 e alle difficoltà, ma anche alle possibilità, di ripartenza dell'economia italiana e meridionale.

Cari lettori,

Apriamo con l'intervento di Amedeo Lepore (Il Mattino del 1 maggio) che discute criticamente le tesi di quanti ritengono che il Covid-19 spingerà a destrutturare la globalizzazione e osserva come una crisi globale richieda risposte globali sul versnate sanitario e su quello economico;

https://www.associazionemerita.it/notizie/lepore-mattino-010520  

il tema è ripreso nell'articolo di Pier Carlo Padoan (Il Foglio del 3 maggio) che mette in luce gli effetti negativi dell'attuale situazione di incertezza internazionale, che protraendosi rischia di rendere permanente la riduzione di consumi e investimenti, e sollecita i Governi dei Paesi avanzati a ricostituire un clima di fiducia essenziale per la ripartenza;

https://www.associazionemerita.it/notizie/padoan-foglio-030520  

la rilevanza del Recovery Fund per costruire questo clima di fiducia è al centro dell'analisi di Andrea Boitani, Francesco Saraceno e Roberto Tamborini (La Voce del 30 aprile) che lo interpretano come possibile seme di una politica fiscale europea e sottolineano come, per avere successo, vada disegnato in modo da ricomporre le linee di frattura tra i Governi;

https://www.associazionemerita.it/notizie/boitani-saraceno-tamborini-voce-info-300420  

la costruzione della fiducia tra gli Stati membri dell'Unione Europea è uno dei passaggi necessari indicati da Marco Zigon (Il Sole 24ore del 1 maggio) per costruire quel grande piano di investimenti in infrastrutture e di strategia green che può innescare una fase stabile e sostenuta di ripresa economica dopo la crisi che stiamo vivendo;

https://www.associazionemerita.it/notizie/zigon-sole-24-ore-010520  

una crescita essenziale per il Mezzogiorno che ha visto la ripresa 2015-17 frustrata poi dal prevalere di una ideologia antisviluppo, come evidenzia Leandra D'Antone (Fondazione PER del 4 maggio) al termine di una ampia ricostruzione storica dell'interazione Sud-Nord, un Sud che ha bisogno ora di politiche improntate alla serietà nell'azione di governo;

https://www.associazionemerita.it/notizie/dantone-fondazione-progresso-europa-riforme-040520  

mentre al Meridione, più ancora che nel resto del Paese, si avvertono, come sottolinea Giovanni Sgambati nell'intervista rilasciata a Simona Brandolini (Corriere del Mezzogiorno del 1 maggio), gli effetti della fermata produttiva sui redditi dei lavoratori e delle famiglie, con una sofferenza sociale diffusa su cui grava il possibile ricatto della criminalità organizzata;

https://www.associazionemerita.it/notizie/intervista-sgambati-corriere-mezzogiorno-010520  

un aiuto a fronteggiare questi rischi può venire, è la tesi di Luigi Famiglietti (Repubblica Napoli del 29 aprile), da una svolta operativa nella strategia delle aree interne, dove sarà più facile affrontare i vincoli delle nuove norme sanitarie sul lavoro, ma che richiede una riorganizzazione istituzionale e una gestione associata dei servizi comuni;

https://www.associazionemerita.it/notizie/famiglietti-repubblica-napoli-290420  

e se la crisi ha finora impattato in modo uguale sul Pil del Nord e del Sud, la ripartenza è più faticosa al Sud per la sua maggiore fragilità economica, secondo Claudio De Vincenti (Corriere del Mezzogiorno del 3 maggio), e sta alla politica economica accompagnare le filiere che stanno ripartendo ed elaborare piani per i settori in maggiore difficoltà;

https://www.associazionemerita.it/notizie/devincenti-corriere-mezzogiorno-030520  

di un piano avrà assoluto bisogno il trasporto pubblico, come sostiene Ennio Cascetta (Il Mattino del 4 maggio), e anzi sarebbe stato bene che il Governo lo avesse già predisposto perché la ripresa della mobilità urbana nelle nuove condizioni di distanziamento metterà sotto stress l'organizzazione dei trasporti locali;

https://www.associazionemerita.it/notizie/cascetta-mattino-040520  

così come sarebbe stato bene, osserva Luigi Carrino (Repubblica Napoli del 5 maggio), che le autorità pubbliche avessero utilizzato già nella Fase 1 le soluzioni tecnologiche che le imprese potevano mettere a disposizione grazie a una capacità innovativa che, nella fase della ripartenza, andrà sostenuta riprendendo il programma Industria 4.0;  

https://www.associazionemerita.it/notizie/carrino-repubblica-napoli-050520  

tema che si coniuga con le nuove competenze lavorative nel campo delle tecnologie green che andranno sostenute con una strategia di formazione nazionale per l'occupabilità dei lavoratori, secondo Angelo Colombini (Immagina del 2 maggio) che riprende le riflessioni già a suo tempo avanzate dal Rapporto 2011 dell'Organizzazione internazionale del lavoro;  

https://www.associazionemerita.it/notizie/colombini-immagina-020520  

così come andranno curate e rafforzate le competenze digitali per passare, come evidenzia Michele Cutolo (Roma del 1 maggio), dallo smart working della necessità al lavoro agile che richiede una riorganizzazione dei processi produttivi e una capacità di autonomia e propensione al risultato da parte del lavoratore;

https://www.associazionemerita.it/notizie/cutolo-ilroma-net-010520

e concludiamo con l'intervento di Isaia Sales (Il Mattino del 5 maggio) che, ripercorrendo la storia d'Italia, rileva come questa del Covid-19 sia la prima grande tragedia collettiva della nostra nazione, che ha impattato lungo tutto lo Stivale e ha messo in luce, è giusto dirlo, la compostezza degli italiani da Settentrione a Mezzogiorno, con quest'ultimo che ha fornito un contributo decisivo a limitare per tutto il Paese la diffusione del virus.

https://www.associazionemerita.it/notizie/sales-mattino-050520  

Buona lettura

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