20 dicembre 2020   Rassegna stampa

Tavassi "Ora il mercato della logistica è cresciuto, tuteliamo rider e autisti"

Intervista a Francesco Tavassi di Tiziana Cozzi - Repubblica Napoli

Volumi raddoppiati rispetto allo scorso dicembre, numeri in aumento del 30 per cento anche rispetto ai numeri del primo lockdown di marzo. È l’impennata della logistica chiamata “dell’ultimo miglio”, che governa traffici e consegne  sul territorio fino al domicilio dei clienti. Francesco Tavassi, presidente di Temi SpA, operatore logistico specializzato nell’ultimo miglio e licenziatario esclusivo del corriere GLS per Napoli e provincia, e vicepresidente dell’ Unione Industriali di Napoli con delega all'Economia del Mare, è convinto che la crescita esponenziale, dovuta soprattutto alla pandemia, richieda più attenzione.

Tavassi, il suo è un appello alle istituzioni?
Il governo deve comprendere come la logistica tutta, non solo l’ultimo miglio, debba ottenere un’ attenzione particolare sulle relazioni sindacali, sui tavoli di concertazione per le decisioni strategiche, sugli aspetti infrastrutturali e contrattuali. La logistica sia finalmente individuata come la precondizione per lo sviluppo economico del Sud e dell’Italia intera. Dopo le belle parole a noi riservate, adesso bisogna passare ai fatti. 

La crescita del settore comporta anche il super lavoro dei corrieri. Sono tutelati abbastanza, secondo lei?
Purtroppo no. Occorre incrementare le iniziative esistenti di miglioramento dei contratti di lavoro. Mi riferisco agli autisti dei mezzi e anche ai rider, questi ultimi già interessati da importanti innovazioni normative nel senso della tutela. Innovazioni normative delle quali è auspicabile il costante consolidamento, poiché si tratta di una categoria occupazionale destinata a diventare più protagonista in futuro. A queste modalità di consegna agile saranno infatti affidati un numero e una varietà crescenti di merci: corrispondenza, piccoli pacchi, parafarmaci. La risposta alle nuove esigenze del mercato vada di pari passo col rispetto per chi lavora: il perimetro delle regole sia realistico ma rigoroso. Chi sfrutta il lavoro distrugge la dignità delle persone e inquina il mercato con la concorrenza sleale.>>. 

Con i volumi aumentano anche i comportamenti scorretti?
Le grandi imprese sono organizzate; le pmi della logistica e delle spedizioni siano invece sostenute nella gestione della imponente mole di lavoro che le ha raggiunte e che di norma non interessa la loro operatività. La legalità sia la stella polare della nostra comune azione d'impresa.  

C’è il pericolo dell’esplosione del lavoro nero?
Sì, è un rischio reale. Nei territori con tanta disoccupazione, come il nostro, capita che il lavoro non venga regolarizzato per far sì che non si perdano i sussidi. In questo caso dobbiamo fare tutti la nostra parte. Il lavoratore sia tutelato, gli aiuti di Stato rispettati e l’imprenditore serio non accetti di sottoscrivere accordi sottobanco a danno della Cosa Pubblica. Dobbiamo tutti comprendere che la legalità, il rispetto delle leggi, l’attenzione al sociale, sono il vero vantaggio di tutti.

Sono aumentate le richieste di lavoro, in tal senso?
Purtroppo no. Bisogna offrire salari adeguati, tutele e formazione per restituire dignità al lavoro delle consegne e rendere questa ipotesi occupazionale appetibili per tutti i giovani.

C’è la difficoltà di gestire tutto questo traffico?
Chi non si è preparato in tempo ha overbooking di merce, che sta creando grosse difficoltà. Il nostro settore, come Amazon e Poste italiane, sta lavorando 7 giorni su 7.

I regali di Natale incidono sul boom…
Non credo. Come sempre c’è una crescita delle consegne dovuta anche all'acquisto di regali natalizi, ma in questo periodo particolare c’è necessità di acquistare prodotti a domicilio perché con il lockdown e la forzosa chiusura dei negozi si acquista sempre di più online. Chi lo ha fatto nel marzo scorso, durante il primo lockdown, e si è trovato bene, ora sta comprano il doppio.  
 

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