07 novembre 2022

PENSIONI E LAVORO / Le urgenze che il Governo non può affrontare da solo

Angelo Colombini - ilSussidiario.net

Nell’attesa dell’incontro programmato a palazzo Chigi tra il Premier Meloni e Cisl, Cgil, Uil per mercoledì 9 novembre, con l’auspicio che si apra un percorso stabile e duraturo di confronto per affrontare l’emergenza sociale e per dare visione, possibilmente già in Legge di bilancio a un progetto-Paese che passa dal protagonismo del lavoro, venerdì scorso si è svolto il primo incontro con il nuovo ministro del Lavoro. Naturalmente non poteva che essere interlocutorio e comunque necessario per fare un primo elenco comune delle questioni sul tavolo e di quelle prioritarie tra le stesse.

Vi sono degli aspetti positivi che occorre segnalare: l’incontro è avvenuto in tempi brevi, la doppia presenza della Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone e del sottosegretario Claudio Durigon, inoltre la Ministra ha dichiarato di voler improntare la sua azione politica al dialogo sociale. Dichiarazione da cui ci si aspetta un percorso di autentica partecipazione con le parti sociali.

I problemi e le urgenze che reclamano la necessità di un impegno reciproco sono molti. La Cisl ha richiamato il Ministero ad affrontare con tempestività e sistematicità i temi dell’occupazione, della sicurezza sul lavoro e della previdenza dando continuità agli incontri, individuando obiettivi comuni e una strategia di lavoro condivisa. In primo luogo, considerata la complessità del contesto economico, sociale e occupazionale, la Cisl ha sottolineato come sia urgente, prima della legge di bilancio, emanare un nuovo provvedimento a sostegno delle famiglie, dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese a fronte dell’incremento dei costi dell’energia e delle materie prime, dell’inflazione e del conseguente pesante rallentamento della produzione da parte di molte aziende. Provvedimento che potrebbe essere finanziato con i risparmi indicati dalla Nadef. L’accesso al lavoro per giovani e donne, il rientro al lavoro per chi lo ha perso, lo sviluppo delle politiche attive attraverso le risorse stanziate dal Pnrr e dai fondi strutturali europei non sempre adeguatamente utilizzati, ricalibrare le politiche passive per una corretta tenuta del sistema degli ammortizzatori sociali, sono state alcune priorità ulteriormente evidenziate.

Per quanto riguarda la previdenza, aldilà della ipotesi della proroga di alcune misure il sindacato ha sottolineato la necessità di una riforma complessiva del sistema previdenziale. La Cisl ha ribadito che è necessario scongiurare il rischio dello scalone al prossimo gennaio restituendo al sistema pensionistico principi di stabilità delle regole, equità e sostenibilità. L’introduzione di maggiore flessibilità ed equità per il sistema previdenziale per la Cisl può essere finanziata dagli enormi risparmi ottenuti dalle passate riforme. Nel contempo sarebbe necessaria una maggiore chiarezza su quanto è ascrivibile alla previdenza e al versamento dei contributi rispetto all’assistenza, dal momento che i risultati della Commissione di studio dello scorso Governo sono stati deludenti. Pensione contributiva di garanzia per i giovani, sviluppo della previdenza complementare, strutturalità e allargamento dell’Ape sociale, flessibilità in uscita e rafforzamento della previdenza delle donne, insieme al sostegno delle pensioni in essere, rimangono le priorità per la nostra Confederazione.

In materia di salute e sicurezza, la Cisl ha chiesto il rafforzamento delle misure di prevenzione sui luoghi di lavoro, il reclutamento del personale di vigilanza e maggiore attenzione alla qualità delle imprese, da accompagnare con un forte impegno sul versante della formazione a partire dal percorso scolastico, anche prevedendo azioni sinergiche tra Ministero del lavoro e i dicasteri dell’Istruzione e dell’Università e Ricerca.

Inoltre, per quanto riguarda il mercato del lavoro, è stata sottolineata la necessità ormai inderogabile di maggiore impegno sulle politiche attive e sui servizi per l’impiego, attraverso il monitoraggio e il rafforzamento delle misure in essere e la definizione di un modello di ammortizzatori sociali universale più rispondente alle attuali caratteristiche del mercato del lavoro.

Altra questione sollecitata dalla Cisl è stata l’importanza di procedere celermente al rinnovo dei contratti pubblici e privati prevedendo forme di detassazione degli accordi di produttività, degli incrementi economici e delle misure a sostegno del welfare aziendale. L’abbattimento del cuneo fiscale per i lavoratori e delle imposte sulle pensioni sono una priorità.

Salario dignitoso e corretta certificazione della rappresentanza sono temi ulteriori sui quali la Cisl ha chiesto incontri specifici con l’Esecutivo per ragionare sui contenuti della Direttiva europea che orienta gli impegni verso l’allargamento e l’espansione della contrattazione.

Infine, in merito alla rappresentanza è necessario che il Ministero e l’Inps collaborino attivamente per attuare le intese pattizie sottoscritte da anni fra alcune Associazioni datoriali e le Organizzazioni sindacali finalizzate alla misurazione e alla certificazione della rappresentatività.

Dopo questo primo incontro la ministra del Lavoro ha assicurato la disponibilità ad aprire sui dossier richiamati dalla Cisl e dalle altre Parti sociali tavoli settoriali dedicati, impegnandosi a dare al confronto una dimensione strutturale.

I tempi del confronto a nostro avviso devono essere brevi perché il contesto economico e le necessità delle lavoratrici e dei lavoratori devono avere soluzioni condivise e di prospettiva.

Argomenti
Economia

Firma ora il manifesto

Il futuro del Sud è inscritto nel futuro d’Italia e d’EuropaLo sviluppo del Mezzogiorno e il superamento definitivo della questione meridionale è oggi più che mai interesse di tutta l’Italia.
* campi obbligatori

Seguici sui social