AUTONOMIA/ Seminario Merita, Durigon: Meno soldi al Sud? Il testo non parla di fisco
Il dibattito su "Più formazione PIù Occupazione” organizzato dalla Fondazione col Gruppo FS
“Ai cittadini del Sud meno risorse che a quelli del Nord? In realtà, nel testo approvato ieri non è contenuta nessuna, e dico nessuna, norma fiscale”. Il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Durigon - durante l’intervento con cui ha chiuso il seminario promosso da Fondazione Merita in collaborazione col Gruppo FS dedicato al tema “Più formazione Più Occupazione” al Meridione - è intervenuto sulle polemiche e sulle preoccupazioni sorte intorno al provvedimento dell’Autonomia Differenziata che, dopo il sì del Senato, è passato ora all’esame della Camera.
“Non bisogna averne paura - ha proseguito l’esponente del Governo - perché ciò che fa è dare competenze e possibilità di gestione diretta dei fondi alle Regioni. Prendiamo la sanità. Lo status quo racconta forse una situazione ottimale? No di certo, racconta carenze disumane”.
Ha preso quindi la parola il Presidente Onorario di Merita Prof Claudio De Vincenti per osservare: “Però quali sono le competenze? Oggi siamo tutti contenti del Tap ma ricordate quante sono state le resistenze della Regione Puglia? Ci sono campi, come le infrastrutture di interesse nazionale o la scuola, nei quali non può esserci una competenza esclusiva delle Regioni. Le Regioni è giusto abbiano competenze forti su materie che riguardano in modo esclusivo i loro territori, non su quelle che riguardano la tenuta unitaria del Paese”.
Durante le due ore e passa di confronto - aperte dalla relazione dell’esperto in Politiche Industriali Giampiero Castano che ha sottolineato la necessità di un protagonismo autentico e duraturo di imprese e imprenditori anche nella formazione, senza il quale nel Mezzogiorno difficilmente si realizzerà una “svolta virtuosa” - c’è stata una convergenza generale sul giudizio che la formazione, nella versione attuale, non funziona più. Va cambiata, in direzione di uno stretto raccordo con quanti creano lavoro, oggi sempre più qualificato.
Uno dei dati citati, dice che a fronte di 1 impresa ogni 7 abitanti al Nord, al Sud ce n’è 1 ogni 80 abitanti. Come cambiare questa realtà che impedisce al Mezzogiorno di crescere? Questo è il punto cruciale perché - hanno sottolineato i partecipanti - il rafforzamento della formazione è assolutamente necessario ma non sufficiente: senza infrastrutture adeguate lo sviluppo industriale al Sud resterà al palo e, senza sviluppo industriale non si creeranno posti di lavoro e, senza posti di lavoro, continuerà ad essere impossibile impedire spopolamento, denatalità e fuga dei giovani.
Al dibattito, che è stato aperto dal Presidente di Fondazione Merita Giuseppe Signoriello e coordinato dalla giornalista dell’Agenzia Agi Lucia Licciardi, hanno preso parte: il Vicepresidente nazionale di Confindustria Vito Grassi, il Presidente di Meridie SpA e di Atitech SpA Gianni Lettieri, la Responsabile Organization and People Development del Gruppo FS Annamaria Morrone, l’esperta di formazione professionale Marina Verderajme, il Direttore Generale delle Politiche attive del Lavoro Massimo Temussi e l’Assessore alla formazione professionale della Regione Campania Armida Filippelli.
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