06 novembre 2019   Rassegna stampa

"Certezza delle regole alla base del rilancio dell'industria al Sud"

Intervista a Claudio De Vincenti di Carmine Fotina - Il Sole 24 Ore

Claudio De Vincenti era viceministro allo Sviluppo economico quando, con il governo Renzi, fu introdotta l’immunità penale ed amministrativa.

Sono passati quattro anni. Politica a parte, ci sono elementi nuovi che spiegano l’abolizione dello scudo?

La tutela non andava tolta perché era, in realtà, una norma fondamentale per dare certezza del diritto all’investitore. La norma diceva semplicemente che non sono perseguibili condotte che danno attuazione all’Autorizzazione integrata ambientale (AIA). Cancellando la norma, si è prodotto un assurdo “comma 22”: il management che realizza il Piano di risanamento ambientale previsto dall’AIA resta perseguibile per le azioni che a questo scopo mette in atto e alle quali è tenuto per obbligo di legge.

Cosa farebbe se fosse al governo oggi?

L’unica cosa da fare è ripristinare la certezza del diritto, possibilmente con un provvedimento che estenda la portata della norma a tutte le fattispecie analoghe all’ex-Ilva, ossia imprese impegnate nel risanamento ambientale di situazioni compromesse da eredità passate. E’ una precondizione per qualsiasi impegno imprenditoriale: senza certezza del diritto non c’è investimento possibile. Vale per Arcelor Mittal come per chiunque altri volesse investire nel nostro Paese, e vale ovviamente anche per qualsiasi impresa italiana, tanto a proprietà interamente privata quanto a partecipazione pubblica.

Lei è stato anche ministro per il Mezzogiorno. C’è chi invoca l’intervento di Cassa depositi e prestiti in varie azioni di salvataggio per l’industria meridionale in crisi, Whirlpool o la stessa Ilva, che ne pensa?

Per Whirlpool, come per altre crisi aziendali, sta alla politica industriale del Governo e al confronto tra le parti – non certo a Cdp – creare le condizioni per trovare la strada di una ripresa competitiva che dia un futuro all’impresa: è questa, o dovrebbe esserlo, la funzione dei tavoli di crisi del Mise.

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